martedì 29 gennaio 2013

Potatura kiwi



E’ tempo di potatura  dell’Actinidia chinensis (kiwi)
La potatura è la regolazione dell’equilibrio vegetativo e produttivo.
Dicono che il primo potatore fosse stato un asino che brucava rami di vite.
Oggi le tecniche di potatura sono di molto migliorate rispetto al passato e si deve fare molta attenzione.  Per ogni pianta una potatura specifica.
L’actinidia è una pianta dioica (piante maschio e piante femmina).
Le mie piante sono hayward per le femmine e toumuri  per i maschi.
Alle piante femminili necessita di una potatura drastica invernale e due estive, una per il taglio di succhioni, ed una seconda un mese prima della raccolta dei frutti per dar loro luce ed aria.
Vanno lasciati i rami nuovi, generati nella stagione estiva, che hanno la dimensione delle dita di una mano dove presentano gemme rigonfie che daranno fiori e frutti.
I rami, posti ad un a distanza tra loro di almeno un ventina di centimetri, vanno curvati verso l’esterno e legati alla stessa altezza del tralcio con la cima rivolta verso il basso.
Per le piante maschili la prima potatura dovrà essere leggera invernale, vanno lasciati tutti i rami che fanno fiore, ed una seconda drastica dopo la fioritura.
 Nella pianta maschile i rami vanno lasciati liberi affinché il vento ne scuoterà il fiore per diffondere il polline.
I tagli dovranno essere netti e irrorati di soluzione di rame.
Questo è anche il periodo per la concimazione affinché gli elementi nutritivi siano a disposizione della pianta quando inizieranno le temperature miti.

lunedì 14 gennaio 2013

Sole in deposito


Il sole se ne sta lì in deposito pronto ad uscire per riscaldarci e a far risvegliare la natura.
Ho ancora tutta da sistemare, orto e piante da frutto.
Aspetto il bel tempo dopo lunghi giorni di nebbia padana.
Sono solo, avvolto dalla nebbia.
Lassù c’è il sole, il tempo è calmo e tutt'intorno è silenzio.
Lontano il rumore di un’auto che procede lentamente.
Tutto è bagnato, umido, gocciolante.
Sento il mio passo che incede rumoroso sulle foglie secche
Passa veloce una tortora, la sento dallo sbattere di ali.
Nel mio boschetto è tutto buio, scorgono tre forme bianche(?)
Sento stridere le gazze e le ghiandaie.
Tutto tace, mi fermo e osservo le gocce che si formano sui rami
 e poi pigramente scendono, si staccano e cadono sulle foglie morte a terra.
E’ la nebbia che ti avvolge, ti isola e ti lascia solo.
E' l'odore di questo inverno che tarda finire.