Il Clinton, normalmente pronunciato Clintòn (in veneto anche crinto o grintón), è un vino rosso, prodotto da una vite importata in Europa intorno al 1820 dall'America in seguito alla invasione della fillossera cui è resistente.
Un tempo era diffuso in varie regioni d'Europa. Il vino è ormai quasi scomparso ma godette in passato di grande diffusione, ancora assai popolare tra i conoscitori. Ha bassa gradazione alcoolica, il che lo rende di difficile conservazione, oltre la primavera. Ha un colore violaceo intenso che lascia una traccia densa nelle bottiglie e nei bicchieri e una macchia particolare nelle tovaglie, un forte profumo fruttato e un inconfondibile sapore che ricorda la fragola.
La sua produzione è proibita in tutta la Comunità Europea, salvo alcuni permessi particolari[1], come anche per il Fragolino.
È un incrocio tra la Vitis labrusca e la Vitis riparia. Il nome deriva da quello della città di Clinton (Iowa, USA), di cui alcuni vitigni erano originari. È inoltre poco attaccata dalle malattie crittogamiche.
Una volta vinificato con le tecniche tradizionali, il Clinton si arricchisce di alcool metilico, sostanza che provoca danni al nervo ottico e alla retina per le interazioni che provoca al sistema nervoso.
(Wikipedia)
Questo è un altro vino che ho chiamato amichevolmente BILL dal nome dell'ex presidente americano, magari gliene spedisco un paio...
Caro Fer Mala quel nome è scritto nel mio cuore ricordo il clinto quel vino fatto dal contadino che quando lo assaggiavi aveva un sopore inconfondibile era così nero che sulla bocca e le labbra lasciava il segno.
RispondiEliminaBuona serata cara amico.
Tomaso